Castle

Rocca Aldobrandesca

PIANCASTAGNAIO


La rocca, di cui si ha notizia già nell'XI secolo, fu a lungo motivo di contesa fra i frati dell'Abbazia di San Salvatore e la potente famiglia degli Aldobrandeschi che ne ottennero il controllo feudale nel 1208.

Nel 1333 passò sotto il dominio di Orvieto che ne rafforzò le difese assegnandolo ad un castellano a capo di una guarnigione di soldati.

Nel 1345 le truppe senesi abbatterono le nuove fortificazioni e occuparono il castello. L'occupazione si protrasse per oltre cinquanta anni fino a quando, nel 1416, il Podestà inviato dalla Repubblica Senese, in collaborazione con gli uomini di Piancastagnaio, redasse i primi statuti di autogoverno della popolazione.

Nello stesso anno fu avviata un'opera di consolidamento della Rocca,
seguito dopo qualche decennio da un ulteriore restauro tra il 1471 e il 1478 che le dette le sembianze attuali.

Per tutto il periodo del dominio senese la Rocca fu presidiata da una guarnigione militare. Quando Siena passò sotto la Signoria dei Medici, la rocca seguì le sorti e i nuovi signori apposero, sopra la porta di accesso, il loro stemma.

Nel 1601, infine, il territorio di Piancastagnaio fu concesso in feudo al Marchese Bourbon del Monte,che trasformò la Rocca, che stava perdendo la propria funzione originaria, in prigione.

Nel settecento, sotto il Granduca Leopoldo di Lorena, la Rocca perse completamente la sua funzione difensiva cadendo completamente in disuso.

La storia recente della Rocca è caratterizzata da due restauri:

il primo ad opera del Commendator Gino Pietro Bigazzi, presidente della Sezione Ligure dell'Istituto Italiani dei Castelli nel periodo che va dal 1962 e al 1970;
il secondo ad opera dell'Amministrazione Comunale di Piancastagnaio, proprietaria della Rocca dal 1990.

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